21 agosto 2008

Grazie


Da quando sono tornato penso che dovrei scrivere qualcosa di interessante, che so, impressioni di viaggio, considerazioni finali, consigli vari, ma ho un blocco e non trovo nulla che valga la pena. Una cosa però voglio scriverla e sono degli smielati ringraziamenti.
In rigoroso ordine di apparizione un grazie di cuore a.
Luca, per le risate, le chiacchiere più strane, i video cretini, le telefonate quotidiane da Gaeta e per essere tornato nel finale nonostante i piedi.
Alberto, grande apripista e ottima compagnia, che senza di lui non saremmo mai arrivati vivi al lago di Vico e staremmo ancora vagando sulla ferrovia abbandonata.
Fabiana, Enrica e Paolo per averci sostenuto e alleggerito - fisicamente ma anche mentalmente - nella fatidica terza tappa.
Elisa, per mille motivi diversi: dal sopportare le mie idee malsane, all'accompagnarmi in 4 tappe lunghe e soleggiate, al pubblicare foto e video sul blog, al trovare posti dove mangiare o dormire meglio di un 892424, al viaggiare da sola in macchina con mia madre per ore per arrivare a San Benedetto, all'essere così com'è.
Papà, per la compagnia nelle tappe più lunghe e dure (il piceno!), le birre, le chiacchierate, i giorni di assoluto riposo davanti alla tv.
Mio zio Damiano, per le telefonate quotidiane e la vicinanza.
Damiano - detentore del monopolio dell'informazione civitavecchiese - per gli articoli, le interviste, i servizi in tv.
Daria, per l'articolo celebrativo sul Tempo in cui ci definisce addirittura geniali.
Un po' di abitanti di Soriano nel Cimino, che ci hanno accolto come fossimo gente di famiglia, coccolandoci, facendo telefonate per noi, offrendoci passaggi.
Un sacco di gente - contadini, ciclisti, vespisti, camionisti - per le clacsonate varie, i saluti, i sorrisi, perfino gli applausi ai bordi delle strade che ho percorso.
Un sacco di altra gente - conosciuta e non - per i messaggi e le telefonate di incoraggiamento che mi facevano un gran bene.