29 giugno 2008
Zaino in spalla, con ottimismo
Missione in un grande negozio specializzato, nelle periferia commerciale della capitale, tra quartieri tecnologici nel mezzo del nulla, enormi shopping mall e periferia penitenziale sotto lo schioppo del sole. Comprate un po' di attrezzature per il nostro coast to coast da appiedati. Innanzitutto lo zaino. Come ha scritto il nostro nume tutelare Claudio Sabelli Fioretti un anno fa, alla vigilia della sua partenza, la scelta e la preparazione dello zaino può fare da criterio per la divisione del mondo e per le categorie dello spirito. "L’ottimista compra uno zaino piccolo e dice: "Ci starà tutto". Il pessimista compra uno zaino enorme e poi lo chiama "mostro". L’ottimista, una volta verificato che nel suo zaino non ci sta niente, ne compra uno più grosso. Ma sempre più piccolo di quello del pessimista". Difatti. Ero indeciso tra un mostro di 80 litri e un attrezzo un po' più sobrio da 60.
Il commesso del negozio Decathlon di Fiumicino ci guardava con aria di incoraggiamento, ma senza tanto celare il suo profondo pessimismo verso la nostra impresa. Abbiamo capito ormai che il pessimismo, e la diffidenza, anche di noi stessi, sono un altro dei nemici da sconfiggere nella nostra marcia. Allo stesso modo delle vesciche e dei lupi, per capirci. E dunque il commesso insisteva per il mostro da 80 chili, con cinghie e cinture che stringevano su ogni parte del corpo. Un gran bel zaino, non c'è che dire. Ma a me faceva un po' paura. Quello da 60 però, diceva il mio socio, sarebbe stato troppo piccolo per le nostre esigenze di carico, che prevedono anche tende e attrezzature da campeggio. Lui invece il suo zaino deve ancora acquistarlo, indeciso com'era tra rimediarne uno già usato o farselo prestare da un'amica. Farà da sè, come da sovrana filosofia del camminatore. E intanto il commesso, mentre raccattava pesi con cui infilzare il suo mostro di zaino caricato per prova sulle mie stoiche spalle, e tenendo l'aria di uno che guarda - con - che - gente - mi - tocca - avere - a - che - fare, ci ammoniva: "Eh no, quello da sessanta lo dovete proprio evitare, dove pensate di andare?". Alla fine è apparsa la soluzione provvidenziale della via di mezzo: uno zaino da 70 litri. E' grigio. Si chiama Forclaz. Economico, abbastanza leggero, dotato di apertura a cerniera orizzontale, schiena arieggiata, riposa-mani. Con una certa eleganza e una discreta capienza. Almeno finché non proveremo a riempirlo.
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diario pre-viaggio