26 giugno 2008

Ma che davvero?


E' interessante vedere le reazioni delle persone a cui raccontiamo della nostra idea di imbarcarsi in questa lunga marcia. Nei consessi degli amici più urbanizzati si solleva il solito polverone di incredulità che suscitano le vacanze eccentriche. Le categorie sono varie. Molti ci dicono, con un'aria a metà tra lo sbalordito e il compiaciuto: "Siete pazzi". E si dividono tra quelli che la pronunciano come una domanda e quelli che la pronunciano come un'esclamazione. Molti, spesso gli stessi che ci hanno appena dato dei pazzi, commentano: "Figo!". Le nostre madri ci hanno guardato con la giusta dose di disperazione. Entrambe ci hanno chiesto chi è quel folle incosciente che si è prestato a un'idea simile. Entrambe hanno previsto un congruo numero di disgrazie che la strada è pronta a riservarci. Un mio amico ha vaticinato, laconico: "Morirai". Qualcuno ci ha messo in guardia dai cani randagi, oppure dagli insetti, oppure dalle vipere, oppure dai cinghiali, oppure dai topolini di campagna. La consorte di Simone ci ha pensato su e ha concluso pragmaticamente: "No, non ce la farete". I miei amici spin doctors che un anno fa spalleggiarono la mia candidatura tardo-situazionista a sindaco di Gaeta a scopo fiction mi hanno detto che occorre trovare un titolo dell'impresa che "suoni bene, che sia un po' televisivo mi raccomando". Si sono pure chiesti se non sarà troppo azzardato avere nel curriculum prima la tentata presa del potere e dopo la tentata lunga marcia. Mao, in effetti, avrebbe suggerito il contrario.

Il nostro nume tutelare Claudio Sabelli Fioretti ci ha mandato i suoi auguri per la partenza e ha sparso la notizia alla vasta platea del suo blog. E dopo aver dato un'occhiata alla nostra tabella di marcia ci ha anche consigliato - e non è stato il solo - di ridurre i chilometri previsti per ogni tappa. Prenderemo in considerazione i suggerimenti. E anche le adesioni. "Un duro colpo per me che la vetta dell'itineranza l'ho raggiunta ieri pomeriggio in bicicletta da via della Moscova a palazzo di Giustizia per rosolarmi al calore della difesa della democrazia" ha scritto la blogghista Silvia Palombi sul blog di Sabelli. Però ha subito precisato che è disponibile a seguirci in capo al mondo.